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Analisi della stabilità finanziaria, maggio 2023

Jun 17, 2023Jun 17, 2023

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Questa primavera è stata caratterizzata da notevoli turbolenze finanziarie, con i riflettori sempre più puntati sui timori di rischio sistemico a seguito di una serie di fallimenti bancari al di fuori dell’area dell’euro. Sebbene le ricadute vissute dalle banche dell’area euro siano state limitate, questi eventi sono serviti a ricordare con forza l’importanza di garantire che i fondamentali del sistema bancario siano solidi, in un contesto in cui le condizioni finanziarie vengono inasprite per contrastare l’elevata inflazione in tutto il mondo.

La stabilità dei prezzi rimane più importante che mai per preservare durevolmente la stabilità finanziaria. Condizioni di finanziamento più restrittive per affrontare con forza l’elevata inflazione hanno contribuito a una rivalutazione delle prospettive economiche e a un’inversione dei premi di rischio sui prezzi delle attività eccessivamente compressi. La normalizzazione delle condizioni finanziarie potrebbe mettere in luce fragilità e linee di frattura nel sistema finanziario. Gli intermediari finanziari non bancari rimangono fortemente esposti a un ciclo finanziario in svolta, nonostante la continua riduzione dei rischi. Questa svolta sta diventando sempre più evidente nel settore immobiliare, sia nei mercati immobiliari commerciali, dove è visibile una chiara flessione, sia in quelli residenziali, che mostrano segni di correzione dopo diversi anni di espansione. In tutte queste sfide, la resilienza delle banche dell’area euro è stata notevole, ma non dovrebbe cedere il passo all’autocompiacimento.

Le recenti tensioni nei settori bancario americano e svizzero sono servite a ricordare quanto il mantenimento della stabilità finanziaria dipenda dalla capacità di assorbimento degli shock del sistema finanziario. Ciò è particolarmente vero per le banche, che operano al centro del sistema. La resilienza delle banche dell’area dell’euro è in gran parte attribuibile alla solidità delle loro riserve di capitale e di liquidità, soggette a rigorosi controlli normativi e di vigilanza. Il rafforzamento dell’unione bancaria – e in particolare i progressi verso un sistema europeo comune di assicurazione dei depositi – rafforzeranno la capacità del sistema finanziario della zona euro di resistere ai rischi futuri.

Oltre alla panoramica delle principali vulnerabilità della stabilità finanziaria nell’area dell’euro, questo numero della Financial Stability Review (FSR) comprende tre caratteristiche speciali. Il primo esamina come le interazioni tra la liquidità del mercato e quella dei finanziamenti possano amplificare lo stress nel sistema finanziario. La seconda indaga i canali attraverso i quali lo stress nelle istituzioni finanziarie non bancarie potrebbe propagarsi alle banche dell’area dell’euro. Il terzo prosegue il lavoro sull’identificazione delle potenziali minacce derivanti dal cambiamento climatico, con un’introduzione ai rischi associati per i paesi sovrani.

La presente edizione della FSR è stata preparata con il coinvolgimento del Comitato per la stabilità finanziaria del SEBC, che assiste gli organi decisionali della BCE nell'adempimento dei loro compiti. La FSR promuove la consapevolezza dei rischi sistemici tra i policy maker, il settore finanziario e il pubblico in generale, con l’obiettivo finale di promuovere la stabilità finanziaria.

Luis de GuindosVicepresidente della Banca Centrale Europea

Le vulnerabilità legate alla stabilità finanziaria dell’area dell’euro rimangono elevate nel contesto di tensioni inattese nei settori bancari di alcune economie mature. I recenti fallimenti di un certo numero di banche regionali statunitensi e l’acquisizione di una banca svizzera hanno invitato a un esame più attento dell’esposizione bancaria ai titoli a reddito fisso a lungo termine, della stabilità dei finanziamenti di depositi non assicurati all’ingrosso e delle sfide latenti del modello di business. Sebbene la causa immediata dello stress bancario fosse legata alla fragilità peculiare delle banche nelle economie non appartenenti all’area dell’euro, l’episodio ha suscitato preoccupazioni più generali sulla resilienza delle banche in un contesto di tassi di interesse più elevati. Ciò ha portato a tensioni sui mercati azionari e di finanziamento delle banche nell’area dell’euro. Queste tensioni sono state di breve durata, poiché i fondamentali bancari dell’area euro rimangono solidi e il tempestivo intervento normativo ha contenuto le ricadute da altre economie. Tuttavia, è possibile che questi eventi possano portare a una rivalutazione delle prospettive di redditività e liquidità per le banche dell’area euro.